MAURO DI GIORGIO

Il ragionamento clinico è simile all’indagine di un crimine… si parte da sintomi-indizi e da segni clinici-prove scientifiche inserite in un contesto clinico-ambientale legato al paziente-vittima per arrivare alla diagnosi-colpevole. Possibilmente unico. Nei miei romanzi questa è l’unica similitudine con la mia professione. Le storie che racconto sono solo frutto della mia fantasia.

Email: mauro@maurodigiorgio.it
Web: www.maurodigiorgio.it

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16 Ottobre 2023

L’INVISIBILE Un indagine del Commissario Ferrer

Il mio ultimo romanzo, disponibile dal 27 Ottobre in tutte le librerie.

30 Maggio 2023

In anteprima la prefazione al mio prossimo libro. Work in progress…

22 Novembre 2022

In-Chiostro, giovedì di autori e di libri – Mauro Di Giorgio presenta Ombre d’autunno

05 Gennaio 2022

Mauro Di Giorgio incontra i lettori e presenta il suo ultimo libro: Ombre d’autunno

20 Luglio 2021

Mauro Di Giorgio racconta il suo nuovo libro: Ombre d’autunno

13 Giugno 2021

In anteprima un estratto del mio prossimo libro. Work in progress…

12 Febbraio 2021

In arrivo in tutte le librerie Ombre d’autunno

Dalla prefazione di Gianni Maritati:

“Nel 1936 la fantasia dello sceneggiatore statunitense Lee Falk, che due anni prima aveva fatto nascere Mandrake con l’amico Phil Davis, partorisce insieme al disegnatore Ray Moore un altro dei personaggi più famosi del mondo del fumetto e dell’immaginazione popolare, ‘The Phantom’, progenitore di tanti supereroi di ieri e di oggi. Da noi, in Italia, lo conosciamo come l’Uomo mascherato oppure, più raramente, come l’Ombra che cammina.

Ho pensato proprio a lui leggendo con gusto e passione il nuovo romanzo di Mauro Di Giorgio, simpatica e poliedrica figura di medico-scrittore-musicista-echissàcosaltro.

‘Ombre d’autunno’ è il quarto della serie letteraria che l’autore dedica al commissario di polizia Marco Ferrer, ora primo dirigente in un vasto e famoso spicchio di Roma, quel quartiere Prati che è stato l’ultimo a potersi fregiare dell’antico e prestigioso nome di Rione.

Ma torniamo all’Ombra che cammina.

Anche Ferrer ricorda molto questo eroe avventuroso e intelligente che ha una passione implacabile per la giustizia. E che qui deve dividersi fra Roma e Parigi per tentare di guidare, nel Circo Massimo della sua vita decisamente poco monotona, i due focosi cavalli che fanno correre il suo destino: il lavoro e l’amore, la vita professionale e la sfera privata. Ferrer come il muscoloso Victor Mature che interpreta Sansone accecato e legato a due forti colonne dei Filistei nel memorabile film del 1949.

Riuscirà il nostro eroe a sbrogliare la matassa di ben due o forse tre misteri? La doppia indagine tutta italiana su una strage e su un omicidio commessi a Roma e quella francese su un altro omicidio che ha imporporato le delicate lenzuola di un lussuoso hotel parigino? Un fatto di sangue. quest’ultimo, che vede coinvolta nientemeno che la sua compagna in cerca di una pausa di riflessione…

fra cadaveri, sospetti e interrogatori, l’autore si concede però una riflessione filosofica, quasi un’illuminazione estetica: ‘Ombre. Ombre che si accavallano fino a confondersi l’una nell’altra. Ombre d’autunno. Queste siamo, pensò, pronte a sparire nell’oscurità, tremanti e angosciate.

Lentamente e silenziosamente, spinta dal suo motore elettrico, la camionetta sparì, lasciando un’ultima fugace parvenza di se’.

Sotto il cielo di un oscuro dicembre, anche città magnifiche e millenarie come Roma e Parigi diventano ‘ombre’: flagellate dal maltempo, sembra che la Storia stessa sia diventata indifferente alle intricate vicende e all’ingombrante dolore degli esseri umani, come una divinità crudele nella sua voluta e assoluta indifferenza.

Ma c’è un ‘ma’: Ferrer. Il poliziotto non si rassegna. Capisce che le suole delle sue scarpe sono fatte per essere consumate e far trovare ai cattivi la strada della prigione. Capisce che per amore deve superare qualunque ostacolo, scavalcare i luoghi comuni, prosciugare il suo egoismo. In realtà l’umanissimo Ferrer lotta contro la sua paura più profonda, quella di vedere la vita nuda, che è l’Ombra suprema. Si, perchè nelle indagini criminali non c’è più posto per le bugie, i travestimenti, le mezze verità, i sotterfugi, le finzioni. Di fronte a un crimine, la vita viene a galla in tutta la sua imperiosa crudezza e spesso questo fa male, come una luce troppo forte…

Di Giorgio ha fatto sue le ‘ombre’ dell’esistenza e ha deciso di raccontarle con la sua ormai consumata maestria.”

02 LUGLIO 2019

El Mozote a Radio Cusano…

CARRIERA LETTERARIA

MAGGIO 2020

Ombre d’autunno // Viola editrice

E’ in corso di pubblicazione il quarto romanzo del commissario Ferrer e la sua squadra

2019

El Mozote // Viola editrice

Nel 2019 ha pubblicato il terzo romanzo della serie del Commissario Ferrer, “El Mozote” pubblicato con Viola editrice

“Un sottile inesplicabile filo collega la strage di El Mozote in El Salvator avvenuta nel 1981, la scomparsa e l’omicidio di una giovane studentessa nella Roma di oggi, il killer del supermercato che uccide le sue vittime soffocandole con un sacchetto di plastica, un sacerdote e il suo passato e infine una parrocchia con i suoi misteri. Al commissario Marco Ferrer e alla sua squadra, il compito di fare luce sulla vicenda nel corso di una indagine lunga, laboriosa e difficile, che si dipanerà tra gli austeri e misteriosi saloni di una parrocchia romana e gli altopiani di El Salvator nella stagione delle piogge, fino alla sorprendente e inaspettata conclusione.”

Recensione di Gianni Maritati

Un filo tenace ma invisibile e inatteso unisce un tragico fatto storico – il massacro di oltre 800 campesinos perpetrato dall’esercito regolare nel 1981 in un piccolo villaggio salvadoregno – all’omicidio di una giovane e bella studentessa di Giurisprudenza nella Roma di oggi. Un filo forse individuato con la sua spiccata fantasia investigativa, dopo lunghe e frustranti indagini, dall’indomabile e talentuoso Marco Ferrer, incaricato prima di fare luce sulla misteriosa scomparsa della ragazza, poi di dare un nome a chi le ha tolto la vita… Quel piccolo villaggio salvadoregno si chiama El Mozote e l’autore l’ha scelto come titolo del suo bel romanzo: un thriller dall’intreccio solido e appassionante, ricco di spunti originali, una lunga cavalcata nel mosaico impazzito della vita dove si incontrano e si mescolano le forze più diverse, dal caso al destino, dalla calma della razionalità all’imperiosità dei sentimenti. La nuova indagine del commisario Ferrer ci porta nel cuore di un meccanismo dove rischi di perdere l’orientamento: la ricerca della verità giudiziaria si scontra con la forsennata voglia di successo, la fragilità delle vittime toccate da una sorte estremamente dolorosa, la dittatura delle apparenze e delle convenzioni. Un’ultima osservazione: l’amore. Questo giallo è anche un lungo abbraccio ai sentimenti che salvano la propria integrità in un mondo fatto di intrighi, sospetti e false verità. L’amore che attrae gli opposti, che supera qualunque barriera, che pulsa dove meno te lo aspetti.

Presentato al festival del libro possibile di Polignano a Mare (Luglio 2019)

Nel dicembre 2019 l’Autore ha ricevuto la Targa d’Argento, premio Speciale della Giuria del Concorso Internazionale del Libro Città di Pomezia, presieduta dal Prof Massimiliano Pecora, per l’attività di scrittore.

Leggi la motivazione…

2017

Quarto: onora il figlio. Un’indagine del commissario Ferrer // Ed. Capponi

Nel 2017 ha pubblicato il secondo romanzo “Quarto: onora il figlio”.  Thriller poliziesco, secondo libro della serie del Commissario Ferrer, pubblicato con Capponi editore

“La nuova indagine del Commissario Marco Ferrer si riallaccia ad un vecchio caso da lui risolto. Due donne barbaramente uccise da un’unica mano, un assassino seriale che incide sulle vittime una figura stilizzata. Un omicidio maturato in un contesto sadomasochista, con il colpevole condannato in via definitiva. Ferrer è coinvolto suo malgrado in una storia dai contorni oscuri. Solo e delegittimato, sarà trasportato in un vortice di malvagità senza fine che lo trascinerà ad un passo dall’andare incontro al proprio destino.”

Presentato al festival del libro possibile di Polignano a Mare (Luglio 2017)

2015

Mistero in rosso // Ed. Capponi

Nel 2015 ha pubblicato il suo primo romanzo Mistero in Rosso (ed Capponi) nel quale appare il Commissario Marco Ferrer, dirigente del Commissariato Prati in Roma, coadiuvato da Aniello Palumbo, il suo vice, napoletano di altri tempi, nato e cresciuto nei Quartieri Spagnoli.

“Una vittima con una esistenza tranquilla ed apparentemente senza lati oscuri, una palestra che sembra nascondere molti misteri, donne che appartengono  al passato di Ferrer che tornano  prepotentemente in gioco , un Sostituto Procuratore ostile restio ad indagare su un mondo dorato e di potere… Tra morte sesso amore ,in una meravigliosa  Città Eterna afosa e soffocante , si dipana una vicenda che porterà il commissario Marco Ferrer a fare i conti con il proprio disagio esistenziale e a confrontarsi con un assassino che riuscirà a sfuggirgli fino al drammatico epilogo.”

BIOGRAFIA

Dott Mauro Di Giorgio
nato a Roma nel quartiere di Montesacro il 25 maggio 1956 sotto il segno dei Gemelli.

Ha frequentato il Liceo Scientifico Archimede nella classe di Matematica del Prof Gianfranco Pistoni e di Lettere della prof Gabriella Ferrari. Maturità Scientifica conseguita nel 1975.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso università degli Studi di Roma nel novembre del 1982 ( 110con Lode )

Specializzato in Medicina interna presso L’Università degli Studi dell’Aquila nel luglio del 1987.

Specializzato in Cardiologia nel 2002 presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Dal febbraio 1989 e’ Medico Ospedaliero ( vincitore di concorso pubblico)

Dall’Agosto 1994 è Aiuto Primario ( Vincitore di concorso Pubblico )

Attualmente è Dirigente medico presso L’UOC di Medicina Interna dell’Ospedale GB Grassi di Ostia Lido ASL RM3

Dal 2000 è Responsabile dell’Alta Specializzazione Aziendale in Malattie del Fegato.

Mauro Di Giorgio è anche musicista, chitarrista classico, attualmente iscritto alla classe di Chitarra del Maestro Prof Roberto Fabbri ( ottavo anno vecchio ordinamento) del conservatorio di Teramo.

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